ci sono tre foglie / quasi una storia per un'amica .164

Ci sono tre foglie: una rossa, una blu e una verde.
La prima non la noti tra i vestiti colorati, la seconda e' come il cielo e non la vedo, la verde e' nel verde che si fa piu' grande e comincia come un profilo che non si scosta e rimane e segna da dove viene il vento.

il muschio e la buona notte .163

Christopher Lloyd scrisse: "Il muschio non crea una situazione, semplicemente ne manifesta una."

   Con l'iPhone un quadrato di 20cm x 20cm diventa una prateria.

   Una nuova amica mi ha chiesto di che cosa si nutrono i migliori paesaggisti. Le ho risposto che si nutrono dei paesaggi popolati da comunità vegetali spontanee, siano essi boschi, praterie, deserti, prati umidi e li imitano.

   I pattern che le diverse specie creano (stabili ed insieme mai statici, grazie alla propagazione dei semi dalla pianta madre con conseguente movimento della pianta -l'espressione "Giardino in movimento" del francese Gilles Clément ne condensa il senso-) e l'alternanza periodica stagionale dell'apparire delle specie, diventano molto affascinanti per chi oltre ad avere una profonda sensibilità ecologica ha una cultura artistica che ha sfogliato gli ultimi capitoli dei libri di storia dell'arte!

   Questo è lo spirito dei loro disegni, naturalmente portato in un ambito estremamente studiato dal punto di vista del risultato formale, seppure il caso giocherà il suo ruolo fondamentale essendo materia vivente. Puoi parlare di una naturalità della cui ricchezza e bellezza combinatoria sono state apprese le leggi afferenti all'ecologia. Secondo queste leggi poi tale ricchezza viene declinata liberamente secondo la particolare educazione estetica del designer. Ecco si, si puo' dire così.

   Ricordo il professore di urbanistica Bernardo Secchi dirmi all'esame quanto il paesaggio della pianura veneta somigliasse alla pittura di Pollock. E' possibile riuscire a leggere qualcosa di molto vasto partendo dall'impressione che un suo frammento suggerisce... una sorta di modo, di sensazione viene a galla e permette di richiamare all'immaginazione -addensandoli e organizzandoli- tutti gli elementi noti che abbiamo a disposizione per renderli fecondi in modo nuovo ed in modo nuovo capaci di farci leggere quel determinato fenomeno adeguatamente.  

   Il passaggio che esiste dall'osservazione di una valle montana alla declinazione del pattern formale che la rappresenta e' qualcosa di simile. L'urgenza ecologica che si fa spazio come seduzione nel guardare una distesa di fiori selvatici detta la comprensione delle leggi combinatorie che organizzano quelle comunita' vegetali. La suggestione naturalistica si rivela essere la sensazione dalla quale si innesca la capacita' progettuale mimetica di quei paesaggi naturali.

   Pollock apre a possibili vie per muoversi nel caos della pianura urbanizzata veneta, cosi' come tutto il nostro immaginario naturalistico ci muove a seguire la casualita' delle combinazioni vegetali di un prato per farci scoprire le ragioni fisiologiche delle singole piante.

   Si partiva da una fotografia di un tappeto di muschio di 20cm x 20cm ed e' gia' mezzanotte; vado a dormire e questa volta il muschio ha manifestato qualcosa di piu' oltre all'umidita' in quel punto del muro nella sua esposizione a Nord. Notte

buon compleanno .162

Queste pagine hanno compiuto due anni e fisso la data oggi, il giorno di San Valentino, non ricordando il giorno esatto del Febbraio 2012 e pensando che il 14 sia una data piu' che bella. Mia sorella compie gli anni proprio il giorno di San Valentino; alcuni amici dicono che e' una festa inventata, poi pero' non appena dico che e' il compleanno di mia sorella sono tutti contenti e fanno un brindisi a questo giorno!

Si chiama "invenzione della tradizione" ed e' l'arbitrio piu' dolce che ci sia.

"garden me" / A writing about a wished frontier for the natural gardening

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Ecological Planting Design

Ecological Planting Design

Drifts / Fillers (Matrix) / Natural Dispersion / Intermingling with accents/ Successional Planting / Self seeding
What do these words mean? Some principles of ecological planting design. (from the book: "A New Naturalism" by C. Heatherington, J. Sargeant, Packard Publishing, Chichester)
Selection of the right plants for the specific site.
Real structural plants marked down into the Planting Plan. The other plants put randomly into the matrix: No. of plants per msq of the grid, randomly intermingling (even tall plants). Succession through the year.
Complete perennial weed control.
High planting density. Close planting allows the plants to quickly form a covering to shade out weeds.
Use perennials and grasses creating planting specifications that can be placed almost randomly.
Matrix: layers (successional planting for seasonal interest) of vegetation that make up un intermingling (random-scattering) planting scheme: below the surface, the mat forming plants happy in semi-shade, and the layer of sun-loving perennials.
Plants are placed completely randomly: planting individual plants, groups of two, or grouping plants to give the impression of their having dispersed naturally. Even more with the use of individual emergent plants (singletons) that do not self-seed, dispersed through the planting.
An intricate matrix of small plants underscores simple combinations of larger perennials placed randomly in twos or threes giving the illusion of having seeded from a larger group.
The dispersion effect is maintained and enhanced by the natural rhythm of the grasses that give consistency to the design. They flow round the garden while the taller perennials form visual anchors.
Allow self-seeding (dynamism) using a competitive static plant to prevent self-seeders from taking over: Aruncus to control self-seeding Angelica.
Sustainable plant communities based on selection (plants chosen for their suitability to the soil conditions and matched for their competitiveness) and proportions (balance ephemeral plants with static forms and combinations such as clumpforming perennials that do not need dividing: 20% ephemeral, self-seeding plants, 80% static plants) of the different species, dependent on their flowering season (a smaller numbers of early-flowering perennials, from woodland edges, which will emerge to give a carpet of green in the spring and will be happy in semi-shade later in the year, followed by a larger proportion of the taller-growing perennials which keep their form and seed-heads into the autumn and the winter).
Year-round interest and a naturalistic intermingling of plant forms.
Ecological compatibility in terms of plants suitability to the site and plants competitive ability to mach each other.
Working with seed mixes and randomly planted mixtures.
Perennials laid out in clumps and Stipa tenuissima dotted in the gaps. Over the time the grass forms drifts around the more static perennials and shrublike planting while the verbascum and kniphofia disperse naturally throughout the steppe.
Accents: Select strong, long lasting vertical forms with a good winter seed-heads. Select plants that will not self-seed, unless a natural dispersion model is required.
Planes: if designing a monoculture or with a limited palette, more competitive plants may be selected to prevent seeding of other plants into the group.
Drifts: to create drifts of naturalistic planting that are static in their shape over time use not-naturalizing, not self-seeding, not running plants.
Create naturalistic blocks for the seeding plants to drift around. For the static forms select plants that do not allow the ephemerals to seed into them.
Blocks: use not-naturalizing species, in high densities, in large groups.
Select compatible plants of similar competitiveness to allow for high-density planting (to enable planting at high density in small gardens).
Achieve rhythm by repeating colours and forms over a large-scale planting.